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Sbrokkati: A state of Mind
Lo scudo ricamato

Recentemente mi è capitata una esperienza che mi ha fornito lo spunto per una riflessione circa il rapporto tra cliente e fornitore. Ho la fortuna di far parte di una accolita di persone dalla dubbia moralità che si ritrovano settimanalmente per disputare una partita di calcetto dalla chiara ispirazione fantozziana. Il gruppo è consolidato da anni, al punto da evolvere a vero e proprio club con tanto di sito web, gruppo facebook, altre amenità ed ovviamente un logo, particolarmente dettagliato ed accattivante.

Quest'anno, giunti al consueto appuntamento con il rinnovo delle casacche, Il Presidente del gruppo ha richiesto ad un fornitore la creazione delle maglie, come sempre intonate ai colori sociali e personalizzate con il nostro amato logo; stavolta però questo non doveva essere semplicemente stampato, ma debitamente "ricamato a filo"... Il fornitore si è subito attivato e dopo alcune prime valutazioni ha infine realizzato un prototipo, convocandoci per ricevere l'OK definitivo; fatta la precisazione di come detto fornitore sia una persona assolutamente appassionata e dedita, si può immaginare come la sua realizzazione fosse pienamente consona alle aspettative, in termini di fedeltà al modello e precisione del ricamo. Eravamo tutti entusiasti di avere finalmente il nostro logo "in filo". Tutti tranne uno.

Il Presidente, tipo assai meticoloso, era perplesso. Qualcosa non andava. Nel logo realizzato, una tipica toppa grande più o meno quanto un cellulare, viene rappresentata la nostra mascotte che tra altre cose sta fumando una sigaretta (vi avevo anticipato la dubbia moralità del gruppo). Nonostante le dimensioni minime dell'oggetto rappresentato, la sigaretta era stata cucita con precisione, utilizzando il bianco per la carta ed il rosso per il tizzone. Non passa bene la sensazione che la sigaretta stia bruciando, la parte rossa non è "viva" fu il commento del Presidente. Provate ora ad immaginare la faccia del fornitore quando ha realizzato che la richiesta era seria, un misto tra l'incredulo ed il trasognato, indeciso tra un sorriso e una esplosione in stile Hiroshima...

Eppure il brav'uomo, come detto, è un appassionato. E ha raccolto la sfida, risolvendo il problema con l'aggiunta di una passata a singolo filo colore argento nella zona del tizzone, che effettivamente dona qualcosa in più alla realizzazione complessiva. Ora va bene, siamo contenti del nostro logo. Fornitori avvisati...

Frank

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