Scritto da Dalo
Correva l’anno 2004 e mentre Mozilla lanciava il browser Firefox, Roger Federer era primo nel Ranking ATP, avveniva l'apertura ufficiale del Taipei 101, il grattacielo più alto in quel momento nel mondo e Facebook rivoluziona i social network...
Precisamente la sera del 23 settembre 2004 il “mio” Direttore (anche il vostro) mi invita a partecipare ad una partita di calcetto con alcuni colleghi e altri suoi amici.
Non potevo assolutamente immaginare che quella potesse essere la prima di centinaia… era impensabile per me!
Invece ad oggi, in quarantena per il COVID-19, conto 711 partite all’attivo con questo meraviglioso gruppo di amici, che prima di tutto sono atleti sotto la bandiera Sbrokkati.
E pur essendo stato etichettato da alcuni come "anello debole" vi ho segnato oltre i 1000 GOALS
Scritto da Mr Klik
Per noi malati di pallone l’appuntamento settimanale al campo è come la domenica in chiesa per i fedeli, e non c’è tanta distanza tra le due cose considerato il fatto che il nome di Dio viene invocato lo stesso numero di volte. Passatemi la battuta. Per chi poi come me è abbondantemente dentro gli …anta allora assume anche qualche significato in più. E’ la voglia di rimanere bambini, è esorcizzare il tempo che passa inesorabile, perché quando eravamo bambini noi non c’erano tablet, smartphone o roba del genere, avevamo il pallone! E con quello passavamo intere giornate, anche se eri da solo bastava un muro su cui far rimbalzare la palla, spesso ci chiudevo i triangoli per saltare l’avversario immaginario e tirare in una porta immaginaria per poi gridare….GOOOOOOL!
Quando poi dopo la scuola ci si ritrovava in strada giusto il tempo di fare le squadre e si partiva, fino a che qualche genitore non venisse a strapparci via dalla partita. Sporchi, sudati e con qualche livido, ma felici! Ecco, in onore e ricordo di questa felicità che ci ritroviamo da “grandi” a fare le squadre e tirare calci ad un pallone.
Oggi è diverso...
SBROKKATI TOP 5
Scritto da DrioIl calcetto si sa, per gli Sbrokkati è cosa seria. Lo è a tal punto da curare, quasi fino al suo più minimo dettaglio, ogni singola partita. In quindici anni, infatti, si ha a che fare con una classifica (consultabile qui) molto ben delineata. E in una sua particolare sezione, quella dedicata alle presenze storiche, si distinguono i calciatori che ne comporrebbero il quintetto iniziale di un'ipotetica partita.
5.
FRANK. Noto anche come “The Tac”. Indossa la maglia numero 11 e ha la giusta conoscenza del pallone e dei tempi di gioco da posizionarsi spesso tra la linea difensiva e quella offensiva. Grazie anche ad un buon destro e alla sua capacità d'inserimento, ha realizzato ben 893 reti in carriera. Del quintetto giallonero
Ner mentre che se cresce
se capisce, chi è carne e chi è pesce
ma noi semo strani, nun ce piace fa i villani
nun stamo qui a favve a morale
ma si è er caso ve purgamo uguale
Noi che der cazzeggio emo fatto ‘na ragione
e der sentimento ‘n’istituzione
stamo qui, semo arivati, semo noi,
Recentemente mi è capitata una esperienza che mi ha fornito lo spunto per una riflessione circa il rapporto tra cliente e fornitore. Ho la fortuna di far parte di una accolita di persone dalla dubbia moralità che si ritrovano settimanalmente per disputare una partita di calcetto dalla chiara ispirazione fantozziana. Il gruppo è consolidato da anni, al punto da evolvere a vero e proprio club con tanto di sito web, gruppo facebook, altre amenità ed ovviamente un logo, particolarmente dettagliato ed accattivante.
Quest'anno, giunti al consueto appuntamento con il rinnovo delle casacche, Il Presidente del gruppo ha richiesto ad un fornitore la creazione delle maglie, come sempre intonate ai colori sociali e personalizzate con il nostro amato logo; stavolta però questo non doveva essere semplicemente stampato, ma
Vestire la maglia dei Sbrokkati non è un diritto, ne un dovere, che sia chiaro. Indossarla significa avere obbligatoriamente molteplici caratteristiche, tra le quali il rispetto di se stessi e degli altri, sotto ogni forma possibile, dalla puntualità alla correttezza, in campo e fuori. Ma ancor prima di tutto ciò, lo Sbrokkato deve per forza di cose, anteporre l'interesse del gruppo al proprio, deve favorire il giusto clima di leggerezza e fratellanza, che da sempre contraddistingue la ns. causa, tanto da diventare la base imprescindibile dell'unione stessa.
Scrivo tutto questo perché a me, come a molti altri, non basta solo il Calcio giocato, vogliamo di più. Vogliamo condividere e favorire il "Cazzeggio" del quale ci appelliamo Professionisti. Esorto, quindi, tutti a rendervi più partecipi agli eventi che lo Staff puntualmente organizza e a farlo in modo positivo, infine a valutare l'importanza in termini di arricchimento emozionale che ciò restituisce.
Ieri come per magia spalti gremiti al Baiardo. Mamme, Figlie, Mogli, Amiche ed Amici hanno dato vita ad un vero tifo da stadio. Da segnalare la presenza del Sig. MattoCorBotto, attento scrutatore a bordo campo, tanto da sembrare un Alto Dirigente della Società Sportiva. Grazie anche all'atmosfera così calda, la partita è stata bella e combattuta. Più nella prima metà di gioco. Forse meno nella seconda, dove i Gialli hanno avuto un vistoso calo fisico e di attenzione. Non tutti i Gialli, il Direttore TeDicoLevate, come aveva dichiarato prima del match , era carico, era stracarico, si intuiva. Ha tentato in tutti i modi possibili di trascinare la squadra da vero Capitano. Ha chiaramente dimostrato cosa
Caro Presidente,
leggo ora il tuo "Addio Baiardo". La tua correttezza non và dimostrata e non ha bisogno di numeri, comunque impressionanti, per essere pesata, come hai scritto è nel Tuo dna."
Mi è subito piaciuto molto il tuo stile, il tuo sito ed il meraviglioso Regolamento, scoperti ormai da qualche anno. Gli articoli 1, 7, 10, 19 nella parte "Finisce nel Biondo Tevere" e ti ci metto pure il 22, che è il ritratto del Corco, sono irrinunciabili. Dispiaciuto solo nel leggere le due parole verso la fine.
Salve Sbrokkati e Non, vorrei ribadire un concetto fondamentale di questa organizzazione, e a me molto caro, che ad occhi poco attenti, potrebbe sfuggire. Noi siamo un Gruppo di persone che hanno scelto di condividere molto più del solo calcio giocato. Il Calcio è il comune denominatore ma è solo alla base di un'idea molto più ampia e ambiziosa, noi cerchiamo interazione, empatia, complicità, confronto, anche fuori dal Campo. Ho voluto fortemente lo scudo degli Sbrokkati cucito sul petto di tutti proprio per scolpire in modo indelebile il senso di appartenenza ad una "Squadra", con i benefici che questo comporta. Da pochi anni è sorto il "Team Building", piccole e grandi aziende e/o gruppi lo usano per migliorare l'interazione tra i membri e quindi migliorare i risultati ottenuti precedentemente. Noi abbiamo iniziato nel maggio del 2004 a "Costruire il Gruppo", senza scopo di lucro, se non il ritorno emozionale. Abbiamo istituito poche ma chiare regole necessarie a garantire equità e rispetto, abbiamo generato un obiettivo comune